8.5. Création de culture matérielle : Gastronomie - Recettes - 1
Farfalle e melanzane
g 500 di farfalle - g 200 di melanzane - mezza cipolla tritata grossolanamente - uno spicchio di aglio tritato - un rametto di
maggiorana o di "saleggia" (origano di montagna) - dl. di olio extravergine di oliva - per 6 persone un nonnulla di
peperoncino rosso in polvere - mezzo bicchiere di vino bianco secco - parmigiano reggiano grattugiato, a piacere - sale.
Innanzitutto pelate le melanzane e tagliatele a dadini. In una padella soffriggete nell'olio il trito di aglio e cipolla, profumando
con la maggiorana. Il tempo di dorare le verdure e potete aggiungere la dadolata di melanzane, versate il vino bianco e
lasciate evaporare, a fiamma sempre docile ; incoperchiate e portate a termine la cottura (servono almeno 10-15 minuti). Nel
frattempo, lessate in abbondante acqua salata le farfalle ; scolatele cotte al dente, disponetele in una ciotola preriscaldata,
conditele con il sugo appena preparato e portate in tavola, calde e fumanti ; a disposizione dei commensali servite anche
formaggio grattugiato.
La farfalla = le papillon - La melanzana = l’aubergine - La maggiorana = la marjolaine - Un nonnulla = un rien -A piacere
= à volonté - Il dado = le dé - Soffriggere = faire revenir - Lessare = faire bouillir - La ciotola = le bol -
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Pasta al gorgonzola
g 600 di pasta secca, preferibilmente corta - g 300 di gorgonzola - g 250.di crema di latte per 6 persone - un bicchierino di
grappa - g. 200 di parmigiano reggiano - sale
Dopo aver ridotto il gorgonzola a cubetti, mettetelo in una padella grande, a fiamma docile e fatelo sciogliere insieme alla
crema di latte ; trascorsi 10 minuti, versate la grappa, mescolate ancora e lasciate bollire per qualche minuto. In una pentola
lessate la pasta in abbondante acqua salata ; sgrondatela al dente, poi unitela alla crema dì gorgonzola, saltatela in padella
e mantecatela con il formaggio grattugiato, quindi servitela ancora fumante.
Sgrondare = égoutter -
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Vermicelli alla brigante
Ingredienti per 4 persone : gr. 400 di vermicelli, - gr. 100 di olive nere, - gr. 20 di capperi, - 5 alici salate, - gr. 150 di olio di
oliva, - 1 bicchiere di vino bianco, - 3 spicchi di aglio, - 1 ciuffo abbondante di prezzemolo, - peperoncino. (Sorrento)
Pulire, lavare e spinare le acciughe. Disossare le olive. Lavare i capperi. Mettere l'olio in una padella e farvi dorare l'aglio,
quindi aggiungere le acciughe e con una forchetta farle sciogliere, unire i capperi, le olive ed il peperoncino ed irrorare con il
vino bianco ed un mestolo di acqua di cottura della pasta. Cuocere i vermicelli in acqua salata, scolarli al dente, condirli con
la salsa precedentemente preparata aggiungendovi il prezzemolo tritato.
La spina = l’épine, l’arête (la lisca) - Spinare = enlever les arêtes - il cappero = la câpre - L’acciuga = l’anchois - Irrorare =
baigner, arroser - Scolare = égoutter - Condire = assaisonner (il condimento).
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Agnello alla veneta (« agnello a lo speo») (4 persone)
1 cosciotto di agnello (kg 1,5 circa) - g 30 di burro o margarina - 4 fettine di pancetta arrotolata - 1 carota
1 grossa cipolla - 1/2 bicchiere di aceto - 1 bicchiere d'olio d'oliva - 6 chiodi di garofano - 3 spicchi d'aglio
1 mazzetto di odori - 4 coccole di ginepro - 1 rametto di timo - 11,5 di vino rosso - sale e pepe.
Strofinate il cosciotto con del pepe ; poi steccatelo coi chiodi di garofano e lardellatelo (praticate, cioè, sotto la cute dei tagli
profondi circa 3 cm e infilatevi scagliette di pancetta intinte in chiodo di garofano in polvere); infine ponetelo in un recipiente
che lo contenga quasi di misura ; aggiungetevi la carota e la cipolla tritate e bagnatelo con il vino e l'aceto. Aggiungete il timo
e il ginepro, l'aglio schiacciato e il mazzetto degli odori. Ponete il tutto in un recipiente refrattario ; sistematelo nel reparto
basso del frigorifero e lasciatelo marinare per due giorni, rivoltandolo di tanto in tanto.
Trascorso questo tempo, sgocciolate il cosciotto ; asciugatelo e spalmatelo d'olio. Prendete un lungo spiedo ; infilzateci la
carne e sistematelo nel cavalletto, dentro il forno. Iniziate a far cuocere la carne, lasciandola girare lentamente, con moto
dolce e regolare, e ungendola di continuo con l'olio rimasto, battuto ad emulsione con una eguale quantità di marinata cui sia
stato aggiunto poco sale.
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Quando il cosciotto sarà cotto e, pungendolo con uno spiedino d'acciaio non emetterà più sangue, levatelo dal forno e
trasferitelo su di un largo piatto ovale da portata, sfilandolo dallo spiedo. Contornatelo di croccanti patatine novelle, cotte in
forno, e recatelo immediatamente in tavola, per tagliarlo e distribuirlo ai commensali.
Il cosciotto = le gigot - La penna = la plume - Steccare = larder, piquer - La cute = la peau - Il chiodo di garofano = le clou
de girofle - L’aceto = le vinaigre - Il ginepro = le genièvre, le genèvrier - Lo spiedo = la broche, l’épieu - La portata = le plat
(per servire) - Recare = apporter.
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Frittelle di mele (Laciaditt) (Lombardia)
6 mele renette - un bicchiere di vino rosso, asciutto - 30 gr. di zucchero -
Per la pastella:
g /50 di farina - 2 uova
Per friggere : burro o strutto.
Innanzitutto pulite le mele, privandole della pelle e del torsolo, con l'apposito tubo a colonna ; quindi affettatele a dischetti e
ponetele in una ciotola, rivestite con zucchero e irrorate di vino rosso, lasciando macerare per qualche ora. Intanto, a parte,
preparate la pastella, intridendo la farina con le uova e il burro sciolto. Ora, mettete sul fuoco una padella, scaldate il burro (o
lo strutto), poi tuffate nella pastella i dischetti di mela, sbocciolateli con i rebbi d'una forchetta e friggeteli; appena dorano,
sgocciolateli, rivestiteli di zucchero e disponeteli in una teglia da forno, per riscaldarli appena. Servite le frittelle caldissime.
La frittella = le beignet - La pastella = la pâte à frire - Friggere = frire - Lo strutto = le saindoux - Il tòrsolo = le trognon -
Intrìdere-inrisi-intriso = imprégner, mélanger - Sbocciolare = ébourgeonner - Il rebbio = la dent (de la fourchette) -
Sgocciolare = égoutter - La teglia = le plat -
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Pastiera napoletana
Per la pasta frolla : 400 g di farina - 4 tuorli d'uovo.
Per il grano : 200 g di grano bagnato un cucchiaio di zucchero - buccia grattugiata di un' arancia
Per il ripieno : 250 gr. di ricotta - 3 tuorli d’uovo e due chiare - un pizzico di cannella in polvere - 150 gr. di zucchero - una
fialetta di essenza di fiori d’arancio - 60 gr. di cedro e scorzetta d’arancio canditi.
Questo delicatissimo e squisito dolce pasquale va preparato con anticipo. Un tempo era necessario mettere a bagno il grano
15 giorni prima perché si ammorbidisse, oggi lo si trova pronto da cuocere anche in scatola. Il giorno precedente alla
preparazione vera e propria, fate cuocere questo grano per tre o quattro ore, a fuoco molto basso, con il latte, la sugna, lo
zucchero vanigliato e la buccia grattugiata dell' arancia, fino a quando è ben gonfio e leggermente sfatto. Il giorno dopo
procedete alla confezione : preparate la pasta frolla impastando velocemente gli ingredienti indicati e lasciatela riposare al
fresco per una mezz'ora. Passate la ricotta al setaccio, raccoglietela in una ciotola capiente e mescolatela bene con lo
zucchero finché sia sciolto. Sempre mescolando, aggiungete uno alla volta i tuorli d'uovo, il grano cotto nel latte, l'essenza di
fiori d'arancio, i canditi, la cannella e, infine, delicatamente, due chiare d'uovo montate a neve. Con 2/3 della pasta frolla
foderate una teglia (sono tipiche della pastiera quelle sottili di latta) e riempitela con il composto di ricotta. Dal resto della
pasta frolla, spianata sottile, ricavate con la rotella strisce larghe circa 2 centimetri e appoggiatele sul ripieno incrociandole in
modo da lasciare degli spazi scoperti come in una griglia. Mettete la teglia in forno tiepido e cuocete a calore moderato
finché la pasta non sia cotta e il ripieno un po' asciugato. Lasciatela riposare un giorno, prima di mangiarla cosparsa, se
volete, di zucchero a velo e senza toglierla dalla sua teglia.
La pasta frolla = la pâte brisée - La buccia = l’écorce, la peau - La ricotta = formaggio - Il cedro = le cédrat - La scorza =
l’écorce - Ammorbidire = assouplir, amollir, adoucir - La scatola = la boîte - La sugna = la panne, le saindoux - Il
setaccio = le tamis - La latta = le fer-blanc - Spianare = aplatir, niveler - La striscia = la bande (di terra…), la rayure (di un
vestito) - Cospàrgere-cosarsi-cosparso = parsemer.
Una cena italiana
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